Stai pensando di aprire partita IVA forfettaria ma hai dubbi: conviene davvero? Quanto pagherai di tasse? Ci sono limiti che devi conoscere? Le informazioni online sono confuse e spesso sbagliate.
Ti spiego in modo chiaro e numeri alla mano se il forfettario fa al caso tuo, quanto risparmierai rispetto al regime ordinario, quali vincoli devi rispettare. Prima di aprire, capisci esattamente cosa stai facendo.
Sei nel target perfetto per il regime forfettario
Stai lasciando il lavoro dipendente o vuoi avviare un'attività come freelance. Hai sentito parlare di "forfettario" ma non capisci se fa al caso tuo e quanto ti costerà davvero aprire partita IVA.
Ogni trimestre arriva la stangata: F24, contributi, acconto IRPEF. Paghi perché devi pagare, ma non hai mai capito davvero come vengono calcolate quelle cifre. Il tuo commercialista ti manda i bollettini, tu paghi. Fine.
Nel frattempo senti di colleghi ristoratori che "pagano meno" ma non sai se è vero o se stanno rischiando. Tu continui a pagare tanto, forse troppo, ma nel dubbio non dici nulla.
Hai clienti pronti a collaborare, ma solo con partita IVA. Prima di aprirla vuoi sapere esattamente quanto ti rimarrà in tasca dopo tasse e contributi. Non vuoi sorprese a fine anno.
Un sito dice che il forfettario è convenientissimo, un altro che ha troppi limiti. Uno parla di 5% di tasse, un altro di 15%. Sei confuso e non sai a chi credere.
Ti hanno offerto un incarico da consulente ma devi aprire P.IVA. Vuoi confrontare quanto guadagneresti rispetto a un contratto dipendente con lo stesso lordo. Serve un calcolo preciso, non stime generiche.
Hai partita IVA ordinaria ma fatturi meno di €85.000. Senti che stai pagando troppo e vuoi capire se puoi passare a forfettario e quanto risparmieresti davvero.

Ho aperto e gestisco diverse partite IVA forfettarie. Conosco ogni dettaglio del regime: limiti, vincoli, opportunità, tranelli. Non ti dico "apri forfettario" per partito preso. Ti faccio i calcoli sul tuo caso specifico e ti mostro numeri reali.
Calcolo esatto su quanto pagherai davvero
Ti mostro:
Tasse effettive anno per anno (imposta sostitutiva 5% o 15%)
Contributi INPS reali (Gestione Separata o altra cassa)
Netto che ti rimane in tasca dopo tutto
Break-even point: quando conviene passare a ordinario
Output: Report scritto con calcoli trasparenti, non stime generiche.
Controllo che tu possa davvero accedere al forfettario
Il forfettario ha requisiti di accesso rigidi che molti ignorano:
Ricavi anno precedente <€85.000
Spese per lavoro dipendente/collaboratori <€20.000
Beni strumentali <€20.000 (con alcune eccezioni)
Non sei socio di SRL/SAS/SNC che svolge stessa attività
Altre condizioni specifiche
Verifico tutto prima di aprire, così eviti di scoprire dopo 6 mesi che "non potevi" e devi passare a ordinario con conguagli salati.
Apro la P.IVA e ti seguo nella gestione quotidiana
Apro partita IVA forfettaria con codice ATECO corretto
Iscrivo a INPS Gestione Separata (o cassa previdenziale se professione ordinistica)
Configuro fatturazione elettronica
Ti spiego come fatturare senza IVA
Monitoro costantemente le soglie (€85k ricavi, €30k spese)
Ti avviso PRIMA se stai rischiando di sforare
Gestisco dichiarazione annuale e versamenti
Non ti lascio solo dopo l'apertura. Ti seguo mese per mese.
Voglio essere chiaro fin da subito. Il forfettario ha limiti rigidi e non sempre è la scelta migliore. In queste 6 situazioni ti sconsiglio il forfettario (e ti spiego perché):
Fatturi oltre €85.000/anno
Hai spese deducibili molto alte (>40% fatturato)
Lavori principalmente con clienti esteri UE
Sei socio di SRL/SAS che svolge stessa attività
Vuoi assumere dipendenti o collaboratori
Hai altre partite IVA o redditi da lavoro dipendente alti
Limite ricavi: €85.000/anno (se superi, esci dal regime)
Tutte le soglie vanno monitorate costantemente. Se sfori anche di €1, esci dal forfettario.
Sì, puoi avere contemporaneamente lavoro dipendente e P.IVA forfettaria. Verifiche necessarie:
Assenza clausola esclusiva nel contratto dipendente
Reddito dipendente <€30.000 per accedere al 5% agevolato
Compatibilità oraria e operativa (no conflitto interessi)
Pagherai contributi sia come dipendente che come autonomo.
5% per i primi 5 anni se:
Non hai mai avuto P.IVA prima (o l'hai chiusa da almeno 3 anni)
La nuova attività non è "prosecuzione" di precedente lavoro dipendente/collaborazione presso stessi soggetti
15% in tutti gli altri casi (forfettario "standard")
La differenza è enorme: su €50k fatturato, 5% = €2.500 tasse, 15% = €7.500 tasse.
Esci dal forfettario dall'anno successivo. Ma attenzione:
Se superi €85k ma resti sotto €100k: esci solo da anno dopo, hai tempo per prepararti
Se superi €100k: esci immediatamente dal forfettario, con conguagli IVA da calcolare
Serve monitoraggio costante per non prendere decisioni sbagliate a fine anno.
No. Nel forfettario:
Non addebiti IVA ai clienti
Non deduci le spese sostenute
Non detrrai IVA pagata su acquisti
Il coefficiente di redditività (67% per servizi, variabile per altre attività) tiene già conto forfettariamente dei costi. Per questo si chiama "forfettario".
Se hai spese reali molto alte (>40% fatturato), potrebbe convenirti l'ordinario.
Da forfettario a ordinario: Puoi in qualsiasi momento (comunicazione entro 31 dicembre per anno successivo, o immediato se sfori €100k)
Da ordinario a forfettario: Solo se rispetti TUTTI i requisiti di accesso. Non basta fatturare meno di €85k, servono anche:
Niente partecipazioni in SRL/SAS che fa stessa attività
Limiti su spese personale e beni strumentali rispettati anno prima
Altri requisiti specifici
Il passaggio va pianificato, non improvvisato._
Non aprire partita IVA "a caso" perché "te l'ha detto un amico" o "hai letto online". Richiedi una simulazione personalizzata gratuita: ti mostro numeri reali su quanto pagherai con forfettario vs ordinario, verifico se puoi accedere, ti spiego vincoli e opportunità.
30 minuti che possono farti risparmiare migliaia di euro ogni anno.